per malati, famigliari e accompagnatori

PERCORSO DI RILASSAMENTO E CONDIVISIONE

 
Il percorso permette di avvicinarsi alle attività del Centro di Accompagnamento ed è animato da uno psiconcologo, da un counsellor e da personale sanitario di supporto.

Gli incontri di gruppo sono finalizzati a:

Apprendere terapie psicologiche a mediazione corporea, che mirano sia a una riorganizzazione e a un’armonizzazione delle risorse personali nelle situazioni di stress e di sofferenza, sia ad un equilibrio tra mente, corpo e dimensione socio-relazionale.


Sollecitare l’attivazione di risorse di natura spirituale per fronteggiare la malattia. Per “risorse di natura spirituale” si intendono quelle capacità, insite in ciascuno, di esplorare nuove dimensioni e opportunità nella propria vita, anche di fronte a eventi traumatici come la malattia tumorale propria o di un proprio caro. Il metodo usato prevede la libera condivisione delle risposte alle sollecitazioni dei conduttori e delle risonanze personali che emergono dall’ascolto di testi che riportano l’esperienza di persone toccate dalla sofferenza.


Promuovere dinamiche di auto-mutuo aiuto all’interno del gruppo. Tali dinamiche offrono ai partecipanti possibilità inedite di sostegno reciproco e di riflessione sul senso della vita provata dall’esperienza della malattia.

Le iscrizioni sono sempre aperte. Il corso inizierà al raggiungimento del numero minimo di iscritti.

Conduttori: Jean Tefnin, psicologo e psicoterapeuta, Ernesto Gada, psicologo, e Guido Bolgiani, monaco apostolico della diocesi di Torino e counselor.

 

per malati, famigliari e accompagnatori

LABORATORI

 
Archetipi femminili
Tornare alle fonti per percorrere il futuro, lo studio degli archetipi femminili può aiutare in questo percorso.
Serie di incontri quindicinali il martedì dalle 16:00 alle 18:00 a partire dal 8 novembre.
Conduttrice: Lidia Pastore.
Yoga del Suono
Lo Yoga è una disciplina millenaria che insegna ad armonizzare il corpo fisico con i livelli più sottili, la mente e lo spirito, verso uno stato di equilibrio e di unità. Il termine YOGA deriva dalla radice sanscrita yuj che significa “unire”, unire l’io individuale atman all’Io universale paramatman, unire il corpo alla mente ed allo spirito attraverso il respiro, che ne è l’anello di congiunzione. E’ un cammino spirituale che parte dal corpo fisico per poi trascenderlo, e la pratica del Suono ricopre in questo cammino un ruolo fondamentale perché è pensata per ricondurci al cuore, luogo in cui ritroviamo una particolare luce che è il principio sostenitore della vita stessa. Quando pratichiamo Yoga dobbiamo iniziare una grossa rivoluzione che consiste nell’imparare ad accettare se stessi totalmente. L’accettazione è un grande atto d’amore, e quando si parla di YOGA si parla di AMORE.
7 incontri quindicinali il mercoledì dalle 16:00 alle 17:00 a partire dal 16 novembre.
Conduttrice: Silvana Scalise, insegnante di Yoga diplomata ISYCO e specializzata in Yoga del suono.
Laboratorio di scrittura creativa
L’autobiografia è il racconto retrospettivo che una persona fa della propria esistenza. É una storia raccontata a se stessi da se stessi, ma che non esclude l’altro, ed anzi può costituire motivo di interesse per altri. La scrittura autobiografica è utile soprattutto nei momenti di passaggio, a ridosso di quegli “eventi marcatori” che segnano le svolte della vita, che espongono ad una fragilità esistenziale e obbligano a ricomporre in una nuova immagine i frammenti e i tasselli della vita. Scrivere, dunque, può essere una modalità per “prendersi cura di sé”. Proprio da questa convinzione è nata la proposta a coloro che sono colpiti, direttamente o indirettamente, dall’evento della malattia di partecipare al laboratorio di scrittura autobiografica. Esso si pone come un tempo dedicato, un luogo discreto e riservato, un piccolo gruppo di testimoni partecipi e reciprocamente coinvolti, nella convinzione che anche lo scrivere di sé è un modo di continuare a “cercare la vita” nel tempo della malattia, della fragilità, del dolore.
Il percorso è in fase di programmazione.
Conduttrice: Alessandra Sibille.
Gruppo di spiritualità
La dimensione spirituale è, al pari di altre, costitutiva di ogni essere umano. Essa non si riferisce necessariamente a una religiosità o credenza specifica, ma piuttosto al tentativo di realizzare pienamente se stessi nella propria specifica identità umana trovando un senso unitario o almeno dei significati profondi alla propria esistenza su questa terra.
Condividere in gruppo i singoli percorsi di ricerca di senso, le convinzioni e i valori che guidano la propria vita, la tensione a superarsi e a tendere alla trascendenza, può essere un importante strumento di arricchimento reciproco e di cammino spirituale, lungo il faticoso tempo della malattia.
Il percorso è in fase di programmazione.
Conduttore: fr. Guido Bolgiani, monaco diocesano e counselor.
Creativa-mente!
L’associazione il Filo d’ oro in collaborazione con casa Morgari propone il corso "Creativa- mente!", un corso per imparare a liberare la mente a lasciare spazio a pensieri di pace e serenità.
Gli incontri sono finalizzati a favorire il benessere del corpo e della mente utilizzando i modelli della Psicosintesi di R. Assagioli.
"Noi siamo dominati da tutto ciò in cui il nostro" io" si identifica. Possiamo dominare, dirigere ed utilizzare ciò da cui ci disidentifichiamo" (Roberto Assagioli). Verranno proposte tecniche di rilassamento e consapevolezza che cercano di far nascere nella persona un sentimento di leggerezza e libertà, di ridurre l’ansia e favorire un migliore approccio alla vita; questo permette di osservare le difficoltà in modo nuovo per imparare a gestire meglio le emozioni e le situazioni di stress. Il rilassamento psico-fisico è una tecnica intesa a esercitare un’influenza normalizzatrice sulle funzioni mentali e somatiche dell’individuo.
Il percorso è in fase di programmazione.
Conduttrice: Silvia Re Viglietti.
 
  • Riccardo
    Il corso mi ha consentito di entrare con più profondità nel mio mondo emotivo. Sono stato costretto a riconoscere le mie paure e le mie difese che cerco di nascondere.
    Riccardo
  • Stefano
    Grazie al corso ho imparato che si vive meglio se si riesce a riconoscere e accettare le proprie emozioni spiacevoli, giungendo persino ad apprezzarle come parte integrante del nostro modo di essere.
    Stefano
  • Franco
    Nel lavoro di gruppo socialità, solidarietà e compassione aiutano ad affrontare la malattia, capire la sofferenza e colmare la solitudine.
    Franco
  • Paola
    Avevo bisogno di uscire e confrontarmi; con gli amici infatti non è facile aprirsi e nemmeno in famiglia era per me possibile. Il corso è stato una delle prime occasione per aprirmi e confrontarmi sulla mia malattia.
    Paola
  • Marta
    Ho iniziato il corso che il solo parlare della malattia mi suscitava un’emozione fortissima che non mi sentivo di sostenere. A mano a mano che procedevo gli incontri ho acquisito maggiore sicurezza e desiderio di continuare.
    Marta
  • Rosa
    Sono molto contenta perché, pur avendo difficoltà all’inizio a condividere davanti a tutti, sono sempre stata presente e non ho mai pensato di interrompere. Era un impegno, ma piacevole.
    Rosa

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